SICUREZZA, CONFCOMMERCIO FIRMA UN PROTOCOLLO CON IL MINISTERO DELL’INTERNO
Nei giorni in cui in Capitanata la criminalità sembra di nuovo emergere con rapine violente e intimidazioni con bombe carta a imprenditori locali, Confcommercio Imprese per l'Italia firma un protocollo quadro per la legalità e la sicurezza con il Ministero dell'Interno. Obiettivo comune è quello di prevenire, contrastare e reprimere qualsiasi tipo di infiltrazione della criminalità organizzata nel mercato.
La Confederazione si impegna così a promuovere nei nuovi Statuti delle organizzazioni di sistema l'inserimento:
- della possibilità di costituirsi parte civile in processi legati alla criminalità organizzata e di svolgere attività anti racket o antiusura
- dell'adozioni di principi che contemplino l'ipotesi di espulsione per casi di imprenditori condannati con sentenza definitiva per reati legati alla criminalità
- della realizzazione di accordi mirati con Prefetture e Amministrazioni locali
- di promuovere la diffusione di sistemi di videosorveglianza utilizzabili sia nel contrasto alla criminalità diffusa che per quella organizzata
COSA POSSONO FARE LE IMPRESE
Le imprese associate che vogliono aderire al Protocollo - ottenendo così il Rating di Legalità da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - sono tenute a formalizzare la loro adesione con una delibera da parte dell'organo dotato di poteri di gestione o di direzione. Una volta compiuto questo step, l'impresa di si impegna a:
- adottare misure organizzative per prevenire e constrastare i fenomeni di illegalità
- denunciare ogni illecita richiesta di denaro o altro tipo di protezione
- osservare le norme in materia di sicurezza sul lavoro e di assicurare il pagamento delle retribuzioni e contributi previdenziali ai collaboratori
- ricorrere a sistemi idonei a garantire la tracciabilità dei flussi finanziari e dei pagamenti
- non avvalersi di intermediari per l'attribuzione di commesse o appalti
Nell'ambito di queste attività, Confcommercio Foggia ha partecipato, il 17 settembre, a un incontro promosso dalla Prefettura di Foggia per discutere del protocollo e della sua diffusione.