Scattato l’obbligo del POS per i pagamenti sopra i 30 euro
Da oggi commercianti, artigiani, professionisti, chiunque sia in grado di fornire una merce o un servizio ai consumatori dovrà dotarsi di un Pos, quel dispositivo che permette di effettuare un pagamento con bancomat, carta di credito o debito. Un obbligo che riguarderà tutti: dal dentista al venditore ambulante, dall'avvocato all'idraulico. Nessuno potrà più rifiutarsi di accettare un pagamento tracciabile, purché la somma dovuta non sia inferiore ai 30 euro. Ma il decreto che introduce il Pos per legge non ha strumenti adatti a difendere le buone intenzioni: non è contemplata nessuna sanzione a carico di chi non rispetterà l'obbligo.
Resta da capire, dunque, cosa succederà nel caso in cui il commerciante non si sia dotato di Pos. Al cliente infatti è riconosciuto il diritto di pagare via card, ma se non sarà messo nelle condizioni di poterlo fare non potrà certo ottenere il bene o il servizio gratis. La circolare dedicata dal Consigluio nazionale forense agli iscritti all'Ordine degli avvocati parla chiaro: "Qualora il cliente dovesse effettivamente richiedere di effettuare il pagamento tramite carta di debito e l'avvocato ne fosse sprovvisto - sta scritto - si determinerebbe semplicemente la fattispecie della mora del creditore che, come è noto, non libera il debitore dall'obbligazione. Nessuna sanzione è infatti prevista in caso di rifiuto di accettare il pagamento tramite carta di credito". Quindi, prima o dopo il cliente paga, con o senza Pos.