È il 21 dicembre e secondo le disposizioni del governo Conte è il giorno del primo grande stop nazionale. Chi doveva partire per raggiungere parenti, amici o case di vacanza fuori dalla propria regione lo ha già fatto, perché da oggi, ai sensi del decreto legge 2 dicembre n.158, «è vietato nell’ambito del territorio nazionale ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome».

Dai confini regionali si esce sol tanto per «comprovate esigenze» di lavoro, necessità e salute. E qui è lecito chiedersi quali situazioni rientrino nello stato di necessità: andare ad assistere un genitore anziano non autosufficiente può essere considerato necessario, andare in un albergo di montagna invece non lo è. A casa si può sempre tornare, perché la legge consente «il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione».

Il 21 dicembre è anche il terzultimo giorno di shopping natalizio, perché da mercoledì 24 l’Italia entra in zona rossa, le saracinesche si abbassano e chiudono anche bar e ristoranti. Cose da ricordare. Alle 22 scatta il coprifuoco, si può uscire soltanto con autocertificazione e per un valido motivo. E c’è un’altra raccomandazione importante, che deriva dal Dpcm entrato in vigore il 4 dicembre: da oggi 21 dicembre e fino al 6 gennaio, chiunque torni dall’estero deve osservare il periodo di quarantena. Chi fosse entrato in Italia negli ultimi 14 giorni da Gran Bretagna e Irlanda del Nord, anche se asintomatico, è obbligato a contattare la asl e sottoporsi a tampone.

 

Ecco le regole per negozi, bar e ristoranti secondo il Decreto Natale

1- Nei giorni rossi si può andare a fare la spesa?
Sì: nei giorni 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020, e nei giorni 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio, gli alimentari, le farmacie e le parafarmacie, i tabaccai e le edicole potranno rimanere aperti.

2 - Ci sono altri negozi aperti durante i giorni di zona rossa?
Sono chiusi i negozi di abbigliamento, di calzature e le gioiellerie. Gli altri possono rimanere aperti sulla base dei codici Ateco che consentono l’apertura anche ai negozi di articoli sportivi che vendono l’abbigliamento.