NEL NUOVO DPCM IL DIVIETO DI ASPORTO PER I BAR DOPO LE ORE 18
Prorogare lo stato d'emergenza fino al 31 luglio, mondiali di sci a Cortina a porte chiuse, niente riapertura degli impianti sciistici. Gli esperti del Comitato tecnico scientifico ribadiscono la loro contrarietà all'allentamento delle misure restrittive e, anzi, invitano il governo in vista del nuovo Dpcm che entrerà in vigore venerdì 16 a mantenere i provvedimenti emergenziali per altri sei mesi.
L'impianto del nuovo provvedimento è comunque definito: verranno confermati il divieto di spostamento tra le regioni, anche quelle gialle, il coprifuoco dalle 22 alle 5, l'apertura dei ristoranti fino alle 18 nelle zone gialle, la regola che consente una volta al giorno a massimo due persone di andare a trovare parenti e amici. Con il Dpcm sarà poi introdotto il divieto di vendita d'asporto per i bar a partire dalle 18 (anche se nelle ultime ore si sa strada l'ipotesi di vietare solo la vendita di bevande) per evitare gli assembramenti e, soprattutto, l'intervento sugli indici di rischio, per facilitare l'ingresso in zona arancione delle regioni a rischio alto. Una misura che si accompagna all'abbassamento della soglia dell'Rt: con 1 si va automaticamente in zona arancione, con 1,25 in zona rossa. Modifiche che porteranno mezza Italia in arancione e una parte in rosso.
Il Ministro Roberto Speranza ha commentato oggi in Parlamento l’andamento della curva epidemica nel nostro Paese, spiegando che oggi «l’epidemia è nuovamente in una fase espansiva»: le regioni con il tasso di occupazione negli ospedali superiore alla soglia critica sono 13, quelle con parametri che configurano un «rischio alto» sono 12 e per loro è previsto un passaggio alla “zona arancione”. Nelle regioni in cui l’indice Rt scenderà sotto all’1, ha poi annunciato il ministro, sarà prevista una “zona bianca”; in quelle in “zona gialla” potranno riaprire i musei.