IMPRESE GREEN, PIU’ FACILI LE RICHIESTE DI AGEVOLAZIONI A FONDO PERDUTO DELLA REGIONE

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26/04
2022

Su sollecitazione dei confidi e delle rappresentanze sindacali datoriali, nei giorni scorsi la Giunta Regionale ha approvato un importante provvedimento destinato a rafforzare gli strumenti finanziari già in uso, destinati alle imprese del territorio attraverso gli avvisi del Titolo II Capo 3 e Capo 6.

Una novità introdotta in entrambi gli avvisi riguarda la spinta alla svolta green delle imprese che la Regione intende dare grazie agli aiuti a fondo perduto per l’istallazione di impianti energetici da fonti rinnovabili. L’iniziativa, in deroga al bando, non dovrà essere necessariamente inserita nell’ambito di un programma “organico e funzionale” rispetto alle finalità dell’avviso.  Saranno, infatti, agevolati i singoli impianti sui quali le imprese potranno ottenere il contributo a fondo perduto del 35%, oltre al contributo in conto interessi, in aggiunta agli aiuti assorbiti dalle garanzie pubbliche sottostanti al finanziamento bancario.

Sempre su questa linea si inserisce l’apertura del bando ad altri codici Ateco relativi, ad esempio,  alle attività di riciclo dei rifiuti (trattamento e smaltimenti di rifiuti pericolosi e di altri rifiuti non pericolosi) che si aggiungono a quelli del commercio al dettaglio di carburante che realizzano impianti tecnologicamente innovativi volti all’erogazione di combustibile efficiente e alternativo (ad es.: gas naturale compresso o liquefatto, biogas, idrogeno, elettrico, biocombustibile, combustibili sintetici, etc.) ed alle farmacie, questi ultimi due introdotti con determina di ottobre scorso. In particolare, segnaliamo l’innalzamento dell’intensità degli aiuti cumulabili sullo stesso investimento, portata al 60% per le Micro e Piccole Imprese ed al 45% per le Medie, se candidati ai contributi del Titolo II Capo 3 e Capo 6. Si specifica che l'aiuto a fondo perduto non potrà comunque superare il 45% e che il margine incrementale è stato previsto unicamente per gli aiuti assorbiti dalle garanzie concesse tramite i confidi ed altri soggetti abilitati.Così facendo, la Regione ha voluto massimizzare l’efficacia degli strumenti di finanza agevolata in funzione dell’aumento della percentuale di contributo aggiuntivo in conto impianti -passata dal 20 al 35%-. Allo stesso tempo, ha inteso favorire il ricorso alle garanzie pubbliche destinate a mitigare il rischio di credito delle imprese che accedono ai mutui bancari per finanziare i propri progetti, consentendo loro di ottenere un maggior volume di credito ad un costo più contenuto.

Cosa agevola il Titolo II Capo 3

Il bando è rivolto ad imprese micro, piccole e medie che operano nei settori del commercio, del manifatturiero, dei servizi, delle attività sanitarie ed ai liberi professionisti iscritti ad un albo/ordine professionale che intendono avviare o ammodernare/ampliare il proprio studio professionale.

Le spese ammissibili riguardano l’acquisto di immobili commerciali, macchinari, impianti e attrezzature, la realizzazione di opere murarie, l’investimento per la prevenzione dei rischi, per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, le spese di progettazione ingegneristica, l’acquisto di programmi informatici e di brevetti e licenze.

Sono agevolabili gli investimenti tra 30 mila e 4 milioni di euro per le medie imprese e tra 30mila e 2 milioni di euro per le micro e piccole imprese e i liberi professionisti.

L’aiuto consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto del 35% calcolato sul valore imponibile di macchinari, arredi e attrezzature (con esclusione dell’acquisto degli immobili ed in generale delle opere murarie) oggetto dell’investimento finanziato, oltre al contributo in conto interessi con cui la Regione rimborsa tutte le spese legate al finanziamento ed alla garanzia del confidi.

 

Cosa agevola il Titolo II Capo 6 - Turismo

Lo strumento permette di ampliare, ammodernare e ristrutturare le strutture turistico-alberghiere (inclusi gli alberghi diffusi), ma anche di realizzare o rinnovare stabilimenti balneari e approdi turistici, di creare strutture alberghiere ristrutturando immobili storici.

Sono agevolabili gli investimenti tra 30 mila e 4 milioni di euro per le medie imprese e tra 30 mila e 2 milioni di euro per le micro e piccole imprese.

L’aiuto consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto del 35% calcolato sull’intero investimento, incluse le spese  di acquisto di eventuali immobili e, più in generale, delle opere murarie), oltre al contributo in conto interessi con cui la Regione rimborsa tutte le spese legate al finanziamento ed alla garanzia del confidi.

 

 

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