BONUS IDRICO, ALCUNE INDICAZIONI

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18/09
2021

rubinettiIl bonus idrico, misura del Governo introdotta con la Legge di Bilancio 2021 e nata con l’obiettivo di incentivare il risparmio di acqua, prevede agevolazioni fiscali sia per le persone fisiche che per gli esercizi commerciali.

L'incentivo è usufruibile entro il 31 dicembre 2021 e include rimborsi da 1.000 a 5.000 euro. A dare l'annuncio dell'imminente decreto attuativo è stato il Ministero della Transizione Ecologica (Mite), che dopo la proroga di qualche mese (inizialmente era previsto per marzo 2021) sembra ormai essere in dirittura di arrivo.

Il "bonus doccia" o "bonus rubinetti", così come è stato soprannominato, rientra tra le misure di efficientamento energetico ma stavolta in ambito idrico, puntando non solo al risparmio di acqua in termini sia economici che ambientali, ma anche ad una "regolarità fiscale", in grado di abbattere il più possibile il lavoro in nero.

Nello specifico si tratta di un bonus impiegabile per l’acquisto di lavandini, docce, rubinetti, sanitari in ceramica e, più in generale, di bagni che favoriscono un minor consumo idrico e, dunque, un maggior risparmio di acqua. Nel caso siano persone fisiche a farne richiesta l'importo è di un massimo di 1.000 euro, elevato a 5.000 euro per gli esercizi commerciali per le spese di efficientamento dei bagni eseguite durante l'anno 2021.

Come per i vari "bonus casa", anche nel caso del bonus idrico sono previste delle condizioni da rispettare per poter fare richiesta. Per beneficiare dell'incentivo, infatti, il richiedente deve essere:

  • maggiorenne;
  • residente in Italia;
  • titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale su edifici esistenti;
  • titolare di diritti personali di godimento su parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.
  • Gli interventi rimborsabili contemplati dal bonus doccia e rubinetti 2021 possono essere di vario genere e riguardano, ad esempio, i sanitari in ceramica con un determinato volume di scarico di litri, includendo anche lavori di scarico o la sostituzione dei sanitari presenti. Non solo, perché non si parla solamente di nuovi acquisti ma anche della sostituzione di strumenti per il flusso dell'acqua, così come le docce, inclusi soffioni e colonne. L'incentivo, infine, include i costi di manodopera per il cambio o l'installazione dei sistemi già in uso.

    Per essere più precisi, gli interventi ammessi nel bonus idrico sono:

    • Acquisto e montatura di vasi sanitari in ceramica, viene richiesto un volume massimo di scarico di 6 Litri o inferiore. Compresi ci sono anche i lavori relativi ai sistemi di scarico con opere murarie ed idrauliche, incluse anche le spese di rimozione dei sistemi preesistenti;
       
    • Dispositivi per il controllo del flusso d’acqua, sia per bagno sia per cucina, sempre con una portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto. Anche in questo caso sono incluse i lavori di manodopera per la dismissione dei vecchi sistemi in uso;
       
    • Installazione soffioni doccia e colonne doccia, i valori di portata d’acqua dovranno avere un massimo di 9 litri al minuto. Ogni lavoro di installazione è compreso nel rimborso

Al momento il bonus idrico è previsto fino al 31 dicembre 2021, ed è valido solamente per le spese inerenti a lavori eseguiti nel periodo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021. In realtà si sta già valutando un'estensione della misura fiscale. Il ritardo impiegato nell'approvazione dell'incentivo, infatti, non escluderebbe del tutto la possibilità di una proroga anche per l'anno 2022.

La richiesta per l'incentivo fiscale può essere inoltrata solamente dopo aver verificato la propria identità attraverso il sistema SPID o CIE (Carta d'Identità Elettronica) ed eseguito la registrazione sulla piattaforma del MITE.