Le ragioni della Feniof-Confcommercio contro il project financing per il cimitero

> VAI A TUTTE LE NEWS
01/06
2011

Dopo le polemiche di questi giorni, torna sulla questione legata al project financing per il cimitero la Feniof-Confcommercio, il sindacato di categorie delle imprese di onoranze funebri che è stato tra i primi a sollevare la questione. Il sindacato ribadisce le sue ragioni invitando il Comune ad attendere, prima di prendere qualunque decisione, i pronunciamenti del Tar Puglia e dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici che è stata interessata della vicenda. Il punto di partenza del ragionamento della Feniof è che una gestione oculata ed efficiente dei servizi cimiteriali garantirebbe al Comune non solo le risorse per il cimitero ma anche soldi per risanare le casse comunali. In primo luogo la Feniof rilancia l’ipotesi di svuotare le centinaia di loculi la cui concessione trentennale è scaduta e non rinnovata. Una rapida riassegnazione – sostiene il sindacato – farebbe entrare nelle casse comunali una cifra cospicua. Secondo la Feniof sono ben oltre 500 i loculi per così dire “infruttuosi” per l’Amministrazione. Un intervento immediato garantirebbe al Comune entrate superiori agli 800mila euro.  La Feniof nella sua analisi di gestione evidenzia anche che giornalmente il Comune tra assegnazione loculi, estumulazioni e traslazioni incassa mediamente 6000-7000 euro, una cifra significativa per la gestione dei servizi. Altra questione controversa riguarda la costruzione delle nuove cappelle di collettività sui suoli espropriati. Nel 2008 il Comune approvò la graduatoria con la richiesta di un acconto. Circa 1milione di euro entrò nelle casse di Palazzo di Città, ma non sembra che quelle somme siano state usate per migliorare la gestione del cimitero. Inoltre – continua la nota Feniof – il Comune sono anni che rinuncia ad assegnare in concessione i suoli per la costruzione delle nuove cappelle rinunciando a somme ingenti, in attesa di definire il progetto di privatizzazione. La Feniof chiude la propria nota invitando tutti i soggetti interessati, in primo luogo l’Amministrazione Comunale, a mostrare maggiore trasparenza chiarendo in modo esplicito le ragioni per cui non è in grado di far funzionare in modo adeguato una struttura pubblica quale il cimitero che ha tutti gli strumenti per mantenere gli equilibri finanziari di gestione.