CONCORDATO PREVENTIVO, LE CORREZIONI DEL GOVERNO E LA DICHIARAZIONE DI CONFCOMMERCIO

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29/07
2024

Il Consiglio dei ministri ha approvato il 26 luglio  un decreto correttivo della riforma fiscale che interviene in particolare su scadenze e concordato preventivo biennale. In particolare si procede ad una ridefinizione dei termini per la presentazione delle dichiarazioni, spostando al 31 ottobre la scadenza per l'invio delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi e all'Irap. Sul concordato preventivo biennale viene introdotta un'imposta sostitutiva (flat tax) sul maggior reddito concordato, con aliquote variabili dal 10 al 15 per cento in relazione al punteggio Isa.

"Bene le modifiche apportate al concordato preventivo biennale, anche sulla scorta delle richieste da noi avanzate al Governo e, nel corso dell’audizione, alle Commissioni parlamentari competenti”: così Confcommercio sul decreto correttivo della riforma fiscale. In particolare, la Confederazione apprezza soprattutto l’imposta sostitutiva sul differenziale tra il reddito dichiarato e il reddito concordato in base all’affidabilità fiscale del contribuente sulla base del punteggio ISA conseguito e la maggiore flessibilità in uscita dal concordato preventivo biennale, che riduce dall’attuale 50% al 30% lo scostamento di reddito e di valore della produzione ai fini Irap che legittima l’uscita.

Altri interventi giudicati positivamente sono la semplificazione della modalità di calcolo dell’acconto e il riconoscimento delle perdite su crediti fra i componenti straordinari che possono essere considerati a riduzione del reddito concordato.

“Particolare apprezzamento”, infine, per la possibilità di poter effettuare i versamenti anche oltre il 31 luglio 2024 maggiorandoli dello 0,4%.