CONFGUIDE AL GOVERNO: DATECI LA POSSIBILITA’ DI LAVORARE NEI MUSEI
Confguide, Federazione delle guide turistiche italiane associata a Confcommercio Professioni, chiede al Governo interventi mirati a consentire a guide e accompagnatori turistici, che da febbraio subiscono a livello economico pesanti effetti per la crisi da COVID-19, di riprendere la propria attività.
“Alcuni professionisti - dichiara Maria Paola Migliosi, Presidente nazionale di Confguide - hanno percepito il bonus dei 600 euro del mese di marzo, altri non l'hanno ricevuto o ne sono stati esclusi per mancanza dei requisiti. Riteniamo necessario estendere l'indennità prevista finché non ci sarà ripresa di richieste di visite guidate, presumibilmente fino al 2021 e, data la situazione, evidenziamo che per noi è difficile se non impossibile pagare tutti i tributi e contributi dovuti nell’anno 2020. Ma soprattutto abbiamo bisogno di poter riprendere l'attività. Anche per questo chiediamo di poter accedere alle misure di sostegno per il turismo previste nel Decreto Rilancio, per far fronte alle esigenze di formazione e aggiornamento che le nuove modalità di esercizio della professione richiederanno. Il turismo culturale sarà ancora più esigente e avrà bisogno di professionisti altamente qualificati e capaci di interfacciarsi col digitale”.
Confguide rivendica il diritto per le guide e accompagnatori turistici di lavorare all'interno di musei e luoghi della cultura pubblici e privati laddove ad oggi è vietato svolgere visite guidate. “Così viene meno per noi il diritto al lavoro costituzionalmente previsto dall’articolo 4 e non c'è futuro professionale - continua la Presidente Migliosi - I nostri professionisti devono poter esercitare la professione a condizioni non difformi in tutto il territorio nazionale, nell'ottica di garantire un'esperienza del visitatore sulla base della qualità professionale. Sappiamo che nei prossimi mesi non giungeranno richieste di lavoro da parte di gruppi numerosi, anche per questo chiediamo che le visite guidate siano incentivate nel rispetto dei protocolli di sicurezza, prevedendo una campagna promozionale a livello istituzionale e, ad esempio, una premialità nell'accesso ai fondi per quegli operatori che le inseriscono nella loro offerta. Non potranno, infine, essere tollerate forme di abusivismo, in relazione alle quali chiediamo massima tutela e attenzione per i nostri professionisti, nonché da tempo l'adozione di una legge di riordino della professione di guida turistica nazionale”.