7 giorni di sciopero indetto dai gestori distributori di carburante
Per 7 giorni consecutivi -dal 06 dicembre 2013, al 12 dicembre 2013- tutti gli impianti di Foggia rimarranno chiusi, per costringere le compagnie petrolifere ad abbassare i prezzi dei carburanti imposti ai gestori, che penalizzano i consumatori e spingono al fallimento le piccole imprese di gestione.
E’ quanto stato deciso da una assemblea generale dei gestori di Foggia e proclamato dalle loro Organizzazioni di categoria, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio. L’eccezionale e assolutamente inedita decisione è stata assunta a fronte della drammatica condizione di sofferenza dei gestori, dopo una serie di incontri promossi dalla Confcommercio, che mette ormai più che a rischio sia i livelli occupazionali, sia la capillarità stessa del servizio di distribuzione carburanti per la cittadinanza, soprattutto dopo l’apertura di un punto vendita cittadino legato ad un noto marchio della distribuzione organizzata che con prezzi inferiori fino a 20 cent/litro, rastrella già oggi oltre il 60% dei volumi di carburanti venduti nel comune. Proprio i prezzi praticati dal noto ipermercato sono la dimostrazione lampante che, come sostengono i gestori, avere prezzi dei carburanti più bassi anche sugli impianti che recano i marchi delle compagnie petrolifere non solo è possibile, ma è anche necessario se si vuole rispettare le leggi vigenti.
Sono, infatti, proprio le compagnie petrolifere a rifornire di carburanti l’ipermercato a condizioni del tutto differenti da quelle imposte ai gestori, attraverso la clausola dell’esclusiva, in aperta violazione della legge 27/2012 che, nell’interesse collettivo, imporrebbe alle stesse petrolifere di assicurare condizioni eque e non discriminatorie
per consentire ai gestori di concorrere sul mercato. Con i prezzi di vendita che le petrolifere assicurano all’ipermercato, ai gestori non sarebbe nemmeno lontanamente sufficiente rinunciare per intero al proprio margine -3,5 cent/litro lordi- per poter essere competitivi.
Per queste ragioni, ai gestorI. per poter esercitare il loro sacrosanto diritto di difendere le loro attività, i lavoratori occupati ed il servizio reso agli automobilisti non rimane che costringere le compagnie ad abbassare i loro prezzi o chiedere alle Autorità l’autorizzazione di rifornirsi sul libero mercato alle migliori condizioni esistenti, come viene concesso all’ipermercato.